Edoardo Leo, regista e protagonista del film “Non sono quello che sono”, durante l’incontro con i giurati e i soci ha parlato della realizzazione della sua ultima opera, affrontando anche i temi del femminicidio e del patriarcato. “Non sono quello che sono” è un Otello dei nostri tempi, in dialetto romano: una rilettura fedele alla versione originale, che utilizza il dialetto come unico strumento per renderlo vivo e attuale nel presente.
I personaggi di Iago, Otello e Desdemona, tragicamente, si rivelano ancora estremamente attuali. La vicenda, ambientata nei primi anni 2000, rappresenta un classico senza tempo che affronta temi universali come il conflitto tra il bene e il male, intrecciati in una trama di inganni, tradimenti e una gelosia distruttiva.
