Gianni Amelio, regista e co-sceneggiatore del suo film “Campo di battaglia”, ha incontrato, insieme al attore Gabriel Montesi, i giurati e soci della Stampa Estera.
Durante il molto cordiale e vivace incontro, entrambi ci hanno raccontato, tra le altre cose, la storia della creazione e i retroscena del film. Il dramma è ambientato verso la fine della Prima guerra mondiale: due ufficiali medici, Stefano e Giulio, prestano servizio in un ospedale militare dove ogni giorno arrivano feriti gravi dal fronte, spesso con ferite autoinflitte per evitare di tornare in battaglia. Stefano è ossessionato dall’idea di smascherare questi simulatori, trasformandosi in un investigatore oltre che in un medico. Giulio, più tollerante e appassionato di ricerca, sogna di diventare biologo. Nel frattempo, nell’ospedale si diffonde il sospetto che un sabotatore stia aggravando intenzionalmente le ferite dei pazienti per evitarne il ritorno al fronte. Come se non bastasse, una misteriosa infezione, più letale delle armi, si diffonde rapidamente dal fronte alla popolazione civile, alimentando un clima di terrore.