Storia e storie
1912
Prime riunioni al Gran Caffè Faraglia di Piazza Venezia.
1944
Ferruccio Parri, capo del primo governo dell’Italia liberata, incontra alcuni corrispondenti della Stampa Estera al Viminale.
1959
Nasce il “Globo D’Oro”.
Ann-Marie Kjellander è la prima donna eletta presidente eletta della Stampa Estera
Il presidente della Repubblica Sandro Pertini visita la sede
Il Presidente della Repubblica, Francesca Cossiga, all’inaugurazione dei nuovi spazi della Stampa Estera
Il 26 novembre 1993 Silvio Berlusconi annuncia alla Stampa Estera la sua discesa in campo.
trasloco in via dell’Umilta
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accoglie i corrispondenti della Stampa Estera al Quirinale
Il “Ventaglio”, simbolo dell’associazione si rinnova
13 marzo 2020
A causa del rischio COVID19 la sede viene chiusa
autunno 2020
mostra “Lockdown Italia” ai Musei Capitolini
Il 28 febbraio 2024 chiude definitivamente la sede di via dell'Umiltà
1930
Trasferimento da Via del Moretto in via della Mercede che sarà la casa della Stampa Estera fino al 2001.
1942
Il consiglio direttivo in visita dal dittatore Benito Mussolini.
1952
I corrispondenti della Stampa Estera fanno parte delle riprese del film “Vacanze Romane” con Gregory Peck e Audry Hepburn.
Udienza dal Papa Giovanni Paolo XXIII
Papa Giovanni Paolo II visita i corrispondenti nella sede di via della Mercede
rinnovo dei locali in via della Mercede
Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro accoglie il consiglio direttivo della Stampa Estera
Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi incontra i membri del consiglio direttivo
nasce il gruppo del Gusto
Il Museo dell'Ara Pacis a Roma ospita la mostra “L’Italia vista dal Mondo. La Stampa Estera compie 100 anni”
Udienza della Stampa Estera da Papa Francesco
24 marzo 2020
inizio della Sala Stampa Estera Virtuale con il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori
Prima edizione della Cena dei Corrispondenti con il Presidente del Consiglio, Mario Draghi
Il 19 marzo 2024, in presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Presidente Esma Cakir taglia il nastro della nuova sede a Palazzo Grazioli
Era il mercoledì 14 febbraio del 1912 quando un gruppo di corrispondenti, tutti residenti a Roma, hanno mandato una breve circolare a tutti i colleghi che lavoravano per agenzie e giornali stranieri. “Invito ad intervenire tra giorni, alla riunione per la fondazione di una «Associazione fra i corrispondenti di giornali esteri in Italia». Fin lì, da quasi 37 anni, i giornalisti esteri, facevano parte assieme ai giornalisti italiani dell’Associazione della Stampa Periodica Italiana. Con quel primo documento del 14 febbraio 1912 inizia la storia dell’Associazione della Stampa Estera in Italia.
La prima assemblea si svolse il 17 febbraio 1912 nel vecchio Caffè Faraglia di Piazza Venezia. I primi 14 giornalisti che risposero all’appello decisero appunto di costituire «un’Associazione sindacale fra i corrispondenti di giornali esteri in Italia» che avrebbe assunto il nome attuale, dandone immediata comunicazione «a tutti gli enti che possono avere interesse di conoscerla».
Ognuno dei convenuti versò 2 lire (totale 28 lire) per «le prime necessarie spese di costituzione». La quota mensile rimase a 2 lire fino al 18 dicembre 1920. Passò quindi a 3 lire e nel novembre del 1921 a 4 lire. La quota di ammissione, che era di 10 lire nel febbraio 1912, venne portata a 50 lire nel dicembre dello stesso anno e rimase invariata per molto tempo. Il verbale delle sedute dell’Assemblea del 26 e 27 febbraio 1912, durante le quali, approvato il primo progetto di Statuto dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, vennero elette anche le prime cariche sociali, riporta, verso la fine, il primo elenco dei soci, trascritto dal collega Pflaum (Deutsche Tageszeitung) nella sua garbata calligrafia «fin de siécle».
All’inizio di quella stessa Assemblea e in nome del seggio provvisorio, Léon Boudouresque riferì circa «i passi opportuni» fatti presso la Regia Prefettura, i Ministeri dell’Interno e degli Esteri e il decano del Corpo Diplomatico, Mr. Barrère, Ambasciatore di Francia presso il Quirinale, per annunciare in modo ufficiale la costituzione dell’Associazione della Stampa Estera in Italia.
«Ovunque – dice il verbale – questa notificazione ha avuto un’accoglienza favorevolissima e non ha trovato la minima opposizione. Al contrario, i membri del Seggio Provvisorio sono stati assicurati che il R. Governo Italiano non mancherà di dare alla nuova e gradita Associazione ogni possibile appoggio morale e ogni facilitazione pratica consentita dalle Leggi».
Nei giorni successivi all’Assemblea del 26-27 febbraio 1912, il presidente della neonata associazione Léon Boudouresque e il segretario Pflaum tornarono dal Decano del Corpo Diplomatico, visitarono le Ambasciate d’Inghilterra, Russia, Germania e Austria-Ungheria, e proseguirono le loro prese di contatto con le autorità italiane. Il prefetto, senatore Anarratone, nel corso dell’incontro con il Consiglio Direttivo «ha promesso – riferisce Pflaum – ogni suo appoggio all’Associazione della Stampa Estera, per facilitare ai soci il lavoro professionale. Specialmente si è dichiarato disposto a mettere un bollo dell’Autorità di Pubblica Sicurezza sulle nostre tessere di riconoscimento, per dare così al portatore la facoltà di passare cordoni, sbarramenti, ecc. Di questa disposizione abbiamo fatto uso».
Della visita al Sindaco di Roma Ernesto Nathan, che con grande onestà ed efficienza resse il Campidoglio dal 1907 al1913, viene ricordato nei verbali che egli «ebbe ad esprimere la sua gratitudine ed a raccomandare ai rappresentanti della stampa di dire sempre la verità». A sua volta la delegazione espresse a Nathan «l’intenzione di tutti i soci della Stampa Estera a fare il possibile per far apprezzare in tutto il mondo, sempre più, i pregi di Roma anche nel suo attuale sviluppo».
Particolarmente fruttuosi, fin dal primo momento, furono i contatti con l’allora Ministero delle Poste e Telegrafi, che confermò subito ai membri dell’Associazione della Stampa Estera l’uso di tutti i servizi della «Sala della Stampa» al Telegrafo, con gli stessi diritti dei colleghi italiani.
Il 3 marzo 1912 il Ministro degli Esteri, marchese di San Giuliano, ricevette al Palazzo della Consulta – a quel tempo sede del Ministero – i soci fondatori Boudouresque, Pflaum e Carini, manifestando «il suo interessamento per il lavoro professionale dei corrispondenti esteri in Roma» e dicendosi convinto dell’utilità della nuova Associazione.
Il 13 marzo fu la volta del Ministro della Real Casa, nob. Mattioli-Pasqualini, di trasmettere ai Sovrani d’Italia «i sensi del più profondo rispetto dei soci dell’A.S.E. ed i migliori auguri».
Al Sindacato fra i corrispondenti di giornali venne inviata una lettera per esprimere a nome di tutti i soci la sincera volontà «che i rapporti fra i due Enti siano sempre ispirati alla massima concordia e cordialità, per poter lavorare utilmente insieme al compimento dei doveri che ci impone la nostra comune missione nel grande Paese di cui sentiamo l’onore di essere gli ospiti». All’Associazione della Stampa Periodica Italiana, dalla quale provenivano i membri fondatori del nuovo sodalizio, venne comunicato che l’Assemblea Generale della Stampa Estera aveva votato all’unanimità «un saluto caloroso alla Sorella primogenita, che ha tanto ben meritato della causa altissima della stampa, non solo in Italia, ma nel mondo intero…».
Il 14 marzo 1912, a seguito del fallito attentato d’Alba contro il Re e la Regina, la nuova Associazione spedì il primo telegramma ufficiale riguardante un avvenimento della vita nazionale italiana. Era diretto al Ministro della Real Casa perché esprimesse ai Sovrani «vivissimo compiacimento per il pericolo felicemente scampato».
Il Ministro Mattioli rispose telegraficamente il 15 marzo 1912: «Presidente Associazione Stampa Estera – Roma – I sentimenti molto cortesi cui è ispirato il telegramma di codesta Associazione sono giunti bene accetti alle Loro Maestà che ringraziono cordialmente del premuroso pensiero».
Il primo elenco dei soci venne stampato nel mese di giugno 1912, con i nominativi e le testate di 41 corrispondenti esteri. Una minuziosa annotazione del collega Pflaum informa che esso venne spedito, oltre che a tutti i soci, a 40 indirizzi di personalità ed enti vari «con lettere o biglietti di accompagnamento».
Il continuo aumento del numero dei corrispondenti esteri in Italia, parte dei quali inviavano i loro servizi da Milano e da altre città del settentrione, si consigliò di aprire nel 1925 una nuova sede distaccata nel capoluogo lombardo.
Denominata in un primo tempo «Sezione di Milano», divenne in seguito la «Sezione Alta Italia dell’Associazione della Stampa Estera in Italia». Ebbe la sua prima sede in via Silvio Pellico; successivamente venne trasferita nel Palazzo delle Poste con ingresso in via Santa Maria Segreta (fino al 1986) poi in via Cordusio. Oggi si trova in via della Palla 1.
Fino al 1929 la sede si trovava in Via del Moretto. Nel 1930 l’associazione traslocò nel 2001, in Via della Mercede.
Nel 1959 l’Associazione, alla quale facevano riferimento anche i critici John Francis Lane, Melton Davis e Klaus Rhüle, volle rendere omaggio al cinema italiano, all’apice della cultura mondiale in quel momento, creando un premio ad hoc sulla scia dei Golden Globe del cinema statunitense. La prima premiazione si tenne nel 1960 e decretò la vittoria del film ‘Un maledetto imbroglio’ di Pietro Germi. Nel corso degli anni, le
categorie del premio vennero ampliate e furono inclusi anche i professionisti del settore, oltre che i film. L’edizione 1981-1982 vide la partecipazione del presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini. Ad oggi è considerato fra i tre più importanti premi italiani, insieme ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento.
Il 10 aprile 1974 il consiglio direttivo dell’associazione, presidiato dal Peter Nichols, fu invitato a incontrare il Presidente della Repubblica, Giovanni Leone. Durante il suo discorso disse: “Voi amate l’Italia, ne studiate i problemi e contribuite a farli conoscere ai vostri Paesi. Di questo noi vi ringraziamo, convinti come siamo che, soprattutto oggi, i popoli imparino a conoscersi e a capire la loro interdipendenza anche attraverso la stampa. (…) Oggi non esistono problemi che riguardano una sola Nazione, ma ogni Paese è condizionato da quello che avviene oltre le frontiere nazionali: da qui nasce più che mai l’esigenza di arricchire il senso di solidarietà che voi raccogliete ed interpretate con il vostro lavoro.
Per la celebrazione del 75°imo compleanno della sede in via della Mercede, i locali e le strutture venneror innovati. All’inaugurazione ha voluto essere presente il presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
Il 26 Novembre 1993 Silvio Berlusconi tenne una conferenza stampa nella sede dell’associazione, per comunicare il suo ingresso in politica. I soci presenti ricordano come il pavimento ondeggiava per il peso della massa di giornalisti presenti.
Nel 2001 la Stampa Estera si trasferì in via dell’Umiltà 83. In quegli anni centinaia di ospiti illustri, dal mondo della politica, dell’economia, della cultura e dello sport scelsero la sala delle conferenze stampa per incontrare i corrispondente o per dare delle notizie importanti.
Nel 2002 un gruppo di soci si è reso conto che il settore agroalimentare ed enogastronomico italiano rappresenta sempre più un valore importante da seguire in maniera costante e professionale. Ecco perché, nel 2002 la Stampa Estera ha fondato il “Gruppo del Gusto” con un programma strutturato di viaggi di approfondimento, di educational ed incontro su tutti i temi specifici dell’enogastronomia.
Oggi conta oggi più di 110 giornalisti provenienti da oltre 30 paesi. Nel 2004 fu istituito il “Premio del Gusto”, che premia le eccellenze del settore in varie categorie.
Nel 2012 il Museo dell’Ara Pacis a Roma ospitò la mostra “L’Italia vista dal Mondo. La Stampa Estera compie 100 anni”.
Un’esposizione ricca di fotografie, documenti storici, pagine dei più importanti giornali internazionali riguardanti la storia italiana, con la politica, la cronaca, il terrorismo, la mafia, ma anche la cultura e l’arte, le eccellenze italiane, lo sport, fornirà un’unica occasione per l’Italia e gli Italiani di guardarsi nello specchio del mondo. Una galleria di cento ritratti di politici, artisti, studiosi, giornalisti realizzati dai reporter stranieri ricorderà le principali personalità che hanno segnato la storia degli ultimi decenni di questo Paese. Inoltre tante immagini di vita quotidiana, piazze, paesaggi, enogastronomia, cinema ed una sezione speciale dedicata alla Chiesa.
Il 23 maggio 2011 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha accolto i rappresentanti della Stampa Estera. Rispondono al discorso introduttivo del presidente dell’associazione Tobias Piller, il Capo dello Stato ha confermato il sostegno e l’importanza della Stampa Estera:
“Certo, siamo un Paese complicato, dal punto di vista istituzionale, dal punto di vista politico. lo qualche volta cito quello che vari decenni fa senti dire da un ambasciatore accreditato qui: «In Italia capire la politica è molto difficile, però non ci si annoia mai».
Non so se voi facciate ancora la “dolce vita” (naturalmente niente in contrario: qualcuno dice che in Italia c’è una ondata di eccessivo puritanesimo, e non solo in Italia, ma in Europa…). Comunque, indipendentemente dalle vostre scelte personali e dal modo anche abbastanza sacrificato in cui dovete svolgere il vostro ruolo, bisogna mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Naturalmente posso parlare solo per una istituzione: noi siamo sempre con le porte aperte e siamo pronti anche a darvi ogni sussidio di informazione e di approfondimento che possa esservi utile.”
Il 12 marzo 2020 i soci trovarono nella loro casella postale e nel gruppo Whatsapp questo messaggio:
Si comunica ai soci che da domani VENERDI’ 13 MARZO, in considerazione dell’ulteriore inasprimento delle misure straordinarie che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha adottato per il contenimento del COVID-19, ed in considerazione delle previsioni relative al pico atteso nei prossimi giorni nel Lazio, si rende necessario e opportuno, come misura di cautela, LA CHIUSURA TEMPORANEA DELLA SEDE, fino a nuove disposizioni.
SI RICORDA INOLTRE CHE OGGI LA SEDE RIMARRA’ APERTA FINO ALLE ORE 17:00.
Certamente le attività dell’associazione non potevano fermarsi. Raccontare l’Italia in questo momento era cruciale, l’interesse delle redazioni da tutto il mondo era enorme, anche perché era sempre più evidente, che quello che stava succedendo in Italia, sarebbe successo anche altrove, di lì a poco. Così alcuni soci tra cui Gustav Hofer, Esma Cakir, Alvise Armellini, Dario Menor Torres, Maarten Van Alderen, con la Presidente dell’Associaizone, Trisha Thomas e l’aiuto dell’amministratrice della segreteria, Liliana Bonfiglio, le attività sono state trasferite nel gruppo Facebook “StampaEsteraSocialClub” e con un sistema di videoconferenze semplice, insieme alle colleghe e colleghi della sede di Milano, è nata la sala Stampa Estera Virtuale.
Il 24 marzo 2020, alle ore 11:30, si è svolta la prima conferenza in streaming, con il Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.
Cercando di dare una visione più ampia possibile abbiamo invitato medici, virologi, pazienti, economisti, politici, psicologi, intellettuali, imprenditori e innovatori.
Nei tre mesi di Lockdown abbiamo così organizzato più di 80 incontri, dando spazio anche alle tematiche dell’agroalimentare a cura del Gruppo del Gusto e gli incontri con il mondo del cinema, organizzati dal Globo d’Oro. Per sentirsi meno soli, ognisabato i soci corrispondenti hanno brindato virtualmente via web.
Il 30 settembre 2020 l’allora Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è venuto alla Stampa Estera per inaugurare la mostra “Lockdown Italia – visto dalla Stampa Estera”. La settimana successiva, l’8 ottobre 2020 i Musei Capitolini aprirono le porte alla stessa mostra fotografica, voluta dalla presidente Patricia Thomas e curata dai soci Chris Warde- Jones e Victor Sokolowicz. Il 13 ottobre 2020 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha visitato la mostra.
Con la riapertura della sede, inizialmente con numeri contingentati, le attività hanno ripreso a pieno ritmo, con alcune conferenze stampa importanti come quella del Presidente del Consiglio Mario Draghi il 31 marzo 2022 durante la quale l’ex capo della Banca Centrale Europea disse: “In un certo senso siete gli occhi e le orecchie del resto del mondo sull’Italia, quindi, il vostro ruolo è fondamentale. Questa collaborazione che il governo italiano vuole stimolare è fondamentale per lo stesso governo oltre che, ovviamente, importante per voi. Tutto ciò, naturalmente, nel rispetto della vostra indipendenza.”
Il 13 luglio 2022 la presidente della Stampa Estera, Esma Cakir ha dato il via alla prima cena dei corrispondenti – ispirato alla “White House Correspondents Dinner” di Washington. Ospite era il Primo Ministro Mario Draghi, che nella cornice di Villa Aurelia, nel suo breve discorso ha mostrato anche lui il suo lato ironico e autocritico, come richiesto dalla circostanza, raccontando una barzelletta sui banchieri in cerca di un cuore, ironizzando su se stesso.
Il Presidente del Consiglio non ha però dimenticato di menzionare i temi d’attualità: il governo, la guerra in Ucraina, la Russia, il gas, la crisi energetica, la crisi economica, il PNRR. Ed infine ha concluso il suo discorso rivolgendosi in modo ironico ai giornalisti della Stampa Estera: “Vi auguro di continuare così, tra un cappuccino al sole e un aperitivo in piazza. Il corrispondente in Italia, capisco, è un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo”.
Per festeggiare il 110mo anniversario dalla fondazione dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, il 10 ottobre 2022 è stato presentato il documentario “La Storia siamo (anche) Noi” della regista Diana Ferrero.
Un racconto corale, a più voci, dei servizi sul campo, gli scoop e le sfide di alcuni tra i più carismatici corrispondenti stranieri a Roma, dai “grandi” decani delle testate storiche ai giovani freelance che si battono ogni giorno per trovare il loro posto.
Tra gli ospiti d’onore della serata c’era anche il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
Il comunicato stampa dell’associazione pubblicato nell’occasione:
Il Presidente della Repubblica inaugura la nuova sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia
La storica organizzazione che conta 450 corrispondenti da tutto il mondo e 112 anni di vita si trasferisce al piano nobile di Palazzo Grazioli
L’Associazione della Stampa Estera in Italia cambia casa: dopo più di vent’anni a Via dell’Umiltà, la storica organizzazione che conta 450 corrispondenti da tutto il mondo, rappresentanti di 55 Paesi e 350 media, e vanta 112 anni di vita, varcherà domani, 19 marzo, la soglia della nuova sede nel centro di Roma, il piano nobile di Palazzo Grazioli, in Via del Plebiscito.
A tagliare il nastro, insieme alla Presidente Esma Çakır è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle ore 12. Alla cerimonia di inaugurazione sono presenti anche autorità istituzionali come Antonio Tajani, Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nonché i membri del Consiglio Direttivo dell’Associazione.
La nuova sede si colloca in uno degli edifici storici più importanti della Capitale, tuttora appartenente alla nobile famiglia romana dei Grazioli, con una struttura originaria risalente al Seicento, e occupa gli stessi locali che per anni sono stati residenza romana e ufficio politico dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
“Siamo orgogliosi e felici della nostra nuova sede – ha detto la Presidente Esma Çakır – che ci darà una nuova carica per raccontare al mondo l’Italia, lo splendido Paese che ci ospita con molta generosità”.
Nell’edizione speciale dell’ annuario dell’Associazione, Antonio Tajani scrive, a proposito di Palazzo Grazioli: “Per me ha un significato speciale. Per tanti anni ho frequentato la casa del Presidente Berlusconi in Via del Plebiscito e lì vi sono tanti ricordi legati alla mia storia politica e personale. Rappresenta quindi per me un posto speciale, che sono sicuro porterà fortuna e tanti successi all’Associazione. I corrispondenti stranieri che lavorano nel nostro Paese svolgono un ruolo di grande rilievo nel contribuire a costruire l’immagine dell’Italia all’estero”.
E’ stata l’architetta Serena Mignatti a firmare la progettazione e la realizzazione della nuova sede, adattandola alle esigenze dell’Associazione. Bolognese di origine, Mignatti firma residenze di lusso in tutto il mondo, e a Roma ha lavorato come direttrice artistica nello studio Fuksas.
Lo spazio, di 1.600 mq, è stato ripensato rispettando la storia del Palazzo e i vincoli della Soprintendenza. Ospita due sale per conferenze stampa, una da 80 posti, l’altra da 35, nonché un bar e una zona ristoro a disposizione dei soci e dei loro ospiti. Sono centinaia gli incontri per i media organizzati ogni anno dall’Associazione, con una stima di circa 10.000 frequentatori in presenza, senza contare quelli da remoto.
Grazie poi agli eventi organizzati dai comitati interni – il Gruppo del Gusto, il Globo D’Oro, il Premio Sportivo, e il neonato Gruppo economico-finanziario (EcoFin)– i corrispondenti raccontano attivamente e premiano il mondo enogastronomico del Belpaese, il cinema italiano contemporaneo, i migliori atleti e promuovono momenti di approfondimento socio-economico.
Le circa 70 postazioni di lavoro per i giornalisti sono distribuite tra vari uffici di metrature diverse, tutte realizzate con la collaborazione di artigiani locali. Il grande corridoio centrale della sede è pensato come “cuore pulsante” e non solo luogo di passaggio: sarà anche spazio di lettura, socialità e co-working. Inoltre uno studio fotografico, una sala con greenscreen, una sala radio e podcast consentiranno ai corrispondenti di realizzare servizi fotografici, dirette tv e interviste.
L’Associazione della Stampa Estera in Italia vanta il sostegno di alcuni importanti sponsor, che la affiancano nei momenti cruciali della sua esistenza e che continueranno ad essere presenti anche in questa nuova avventura: Eni e Iveco Group (main sponsor), Barilla, Campari Group, Ferrero, UniCredit, Fincantieri, ITA Airways e Autostrade per l’Italia (sponsor).
Era il mercoledì 14 febbraio del 1912 quando un gruppo di corrispondenti, tutti residenti a Roma, hanno mandato una breve circolare a tutti i colleghi che lavoravano per agenzie e giornali stranieri. “Invito ad intervenire tra giorni, alla riunione per la fondazione di una «Associazione fra i corrispondenti di giornali esteri in Italia». Fin lì, da quasi 37 anni, i giornalisti esteri, facevano parte assieme ai giornalisti italiani dell’Associazione della Stampa Periodica Italiana. Con quel primo documento del 14 febbraio 1912 inizia la storia dell’Associazione della Stampa Estera in Italia.
La prima assemblea si svolse il 17 febbraio 1912 nel vecchio Caffè Faraglia di Piazza Venezia. I primi 14 giornalisti che risposero all’appello decisero appunto di costituire «un’Associazione sindacale fra i corrispondenti di giornali esteri in Italia» che avrebbe assunto il nome attuale, dandone immediata comunicazione «a tutti gli enti che possono avere interesse di conoscerla».
Ognuno dei convenuti versò 2 lire (totale 28 lire) per «le prime necessarie spese di costituzione». La quota mensile rimase a 2 lire fino al 18 dicembre 1920. Passò quindi a 3 lire e nel novembre del 1921 a 4 lire. La quota di ammissione, che era di 10 lire nel febbraio 1912, venne portata a 50 lire nel dicembre dello stesso anno e rimase invariata per molto tempo. Il verbale delle sedute dell’Assemblea del 26 e 27 febbraio 1912, durante le quali, approvato il primo progetto di Statuto dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, vennero elette anche le prime cariche sociali, riporta, verso la fine, il primo elenco dei soci, trascritto dal collega Pflaum (Deutsche Tageszeitung) nella sua garbata calligrafia «fin de siécle».
All’inizio di quella stessa Assemblea e in nome del seggio provvisorio, Léon Boudouresque riferì circa «i passi opportuni» fatti presso la Regia Prefettura, i Ministeri dell’Interno e degli Esteri e il decano del Corpo Diplomatico, Mr. Barrère, Ambasciatore di Francia presso il Quirinale, per annunciare in modo ufficiale la costituzione dell’Associazione della Stampa Estera in Italia.
«Ovunque – dice il verbale – questa notificazione ha avuto un’accoglienza favorevolissima e non ha trovato la minima opposizione. Al contrario, i membri del Seggio Provvisorio sono stati assicurati che il R. Governo Italiano non mancherà di dare alla nuova e gradita Associazione ogni possibile appoggio morale e ogni facilitazione pratica consentita dalle Leggi».
Nei giorni successivi all’Assemblea del 26-27 febbraio 1912, il presidente della neonata associazione Léon Boudouresque e il segretario Pflaum tornarono dal Decano del Corpo Diplomatico, visitarono le Ambasciate d’Inghilterra, Russia, Germania e Austria-Ungheria, e proseguirono le loro prese di contatto con le autorità italiane. Il prefetto, senatore Anarratone, nel corso dell’incontro con il Consiglio Direttivo «ha promesso – riferisce Pflaum – ogni suo appoggio all’Associazione della Stampa Estera, per facilitare ai soci il lavoro professionale. Specialmente si è dichiarato disposto a mettere un bollo dell’Autorità di Pubblica Sicurezza sulle nostre tessere di riconoscimento, per dare così al portatore la facoltà di passare cordoni, sbarramenti, ecc. Di questa disposizione abbiamo fatto uso».
Della visita al Sindaco di Roma Ernesto Nathan, che con grande onestà ed efficienza resse il Campidoglio dal 1907 al1913, viene ricordato nei verbali che egli «ebbe ad esprimere la sua gratitudine ed a raccomandare ai rappresentanti della stampa di dire sempre la verità». A sua volta la delegazione espresse a Nathan «l’intenzione di tutti i soci della Stampa Estera a fare il possibile per far apprezzare in tutto il mondo, sempre più, i pregi di Roma anche nel suo attuale sviluppo».
Particolarmente fruttuosi, fin dal primo momento, furono i contatti con l’allora Ministero delle Poste e Telegrafi, che confermò subito ai membri dell’Associazione della Stampa Estera l’uso di tutti i servizi della «Sala della Stampa» al Telegrafo, con gli stessi diritti dei colleghi italiani.
Il 3 marzo 1912 il Ministro degli Esteri, marchese di San Giuliano, ricevette al Palazzo della Consulta – a quel tempo sede del Ministero – i soci fondatori Boudouresque, Pflaum e Carini, manifestando «il suo interessamento per il lavoro professionale dei corrispondenti esteri in Roma» e dicendosi convinto dell’utilità della nuova Associazione.
Il 13 marzo fu la volta del Ministro della Real Casa, nob. Mattioli-Pasqualini, di trasmettere ai Sovrani d’Italia «i sensi del più profondo rispetto dei soci dell’A.S.E. ed i migliori auguri».
Al Sindacato fra i corrispondenti di giornali venne inviata una lettera per esprimere a nome di tutti i soci la sincera volontà «che i rapporti fra i due Enti siano sempre ispirati alla massima concordia e cordialità, per poter lavorare utilmente insieme al compimento dei doveri che ci impone la nostra comune missione nel grande Paese di cui sentiamo l’onore di essere gli ospiti». All’Associazione della Stampa Periodica Italiana, dalla quale provenivano i membri fondatori del nuovo sodalizio, venne comunicato che l’Assemblea Generale della Stampa Estera aveva votato all’unanimità «un saluto caloroso alla Sorella primogenita, che ha tanto ben meritato della causa altissima della stampa, non solo in Italia, ma nel mondo intero…».
Il 14 marzo 1912, a seguito del fallito attentato d’Alba contro il Re e la Regina, la nuova Associazione spedì il primo telegramma ufficiale riguardante un avvenimento della vita nazionale italiana. Era diretto al Ministro della Real Casa perché esprimesse ai Sovrani «vivissimo compiacimento per il pericolo felicemente scampato».
Il Ministro Mattioli rispose telegraficamente il 15 marzo 1912: «Presidente Associazione Stampa Estera – Roma – I sentimenti molto cortesi cui è ispirato il telegramma di codesta Associazione sono giunti bene accetti alle Loro Maestà che ringraziono cordialmente del premuroso pensiero».
Il primo elenco dei soci venne stampato nel mese di giugno 1912, con i nominativi e le testate di 41 corrispondenti esteri. Una minuziosa annotazione del collega Pflaum informa che esso venne spedito, oltre che a tutti i soci, a 40 indirizzi di personalità ed enti vari «con lettere o biglietti di accompagnamento».
Il continuo aumento del numero dei corrispondenti esteri in Italia, parte dei quali inviavano i loro servizi da Milano e da altre città del settentrione, si consigliò di aprire nel 1925 una nuova sede distaccata nel capoluogo lombardo.
Denominata in un primo tempo «Sezione di Milano», divenne in seguito la «Sezione Alta Italia dell’Associazione della Stampa Estera in Italia». Ebbe la sua prima sede in via Silvio Pellico; successivamente venne trasferita nel Palazzo delle Poste con ingresso in via Santa Maria Segreta (fino al 1986) poi in via Cordusio. Oggi si trova in via della Palla 1.
Fino al 1929 la sede si trovava in Via del Moretto. Nel 1930 l’associazione traslocò nel 2001, in Via della Mercede.
Nel 1959 l’Associazione, alla quale facevano riferimento anche i critici John Francis Lane, Melton Davis e Klaus Rhüle, volle rendere omaggio al cinema italiano, all’apice della cultura mondiale in quel momento, creando un premio ad hoc sulla scia dei Golden Globe del cinema statunitense. La prima premiazione si tenne nel 1960 e decretò la vittoria del film ‘Un maledetto imbroglio’ di Pietro Germi. Nel corso degli anni, le
categorie del premio vennero ampliate e furono inclusi anche i professionisti del settore, oltre che i film. L’edizione 1981-1982 vide la partecipazione del presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini. Ad oggi è considerato fra i tre più importanti premi italiani, insieme ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento.
Il 10 aprile 1974 il consiglio direttivo dell’associazione, presidiato dal Peter Nichols, fu invitato a incontrare il Presidente della Repubblica, Giovanni Leone. Durante il suo discorso disse: “Voi amate l’Italia, ne studiate i problemi e contribuite a farli conoscere ai vostri Paesi. Di questo noi vi ringraziamo, convinti come siamo che, soprattutto oggi, i popoli imparino a conoscersi e a capire la loro interdipendenza anche attraverso la stampa. (…) Oggi non esistono problemi che riguardano una sola Nazione, ma ogni Paese è condizionato da quello che avviene oltre le frontiere nazionali: da qui nasce più che mai l’esigenza di arricchire il senso di solidarietà che voi raccogliete ed interpretate con il vostro lavoro.
Per la celebrazione del 75°imo compleanno della sede in via della Mercede, i locali e le strutture venneror innovati. All’inaugurazione ha voluto essere presente il presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
Il 26 Novembre 1993 Silvio Berlusconi tenne una conferenza stampa nella sede dell’associazione, per comunicare il suo ingresso in politica. I soci presenti ricordano come il pavimento ondeggiava per il peso della massa di giornalisti presenti.
Nel 2001 la Stampa Estera si trasferì in via dell’Umiltà 83. In quegli anni centinaia di ospiti illustri, dal mondo della politica, dell’economia, della cultura e dello sport scelsero la sala delle conferenze stampa per incontrare i corrispondente o per dare delle notizie importanti.
Nel 2002 un gruppo di soci si è reso conto che il settore agroalimentare ed enogastronomico italiano rappresenta sempre più un valore importante da seguire in maniera costante e professionale. Ecco perché, nel 2002 la Stampa Estera ha fondato il “Gruppo del Gusto” con un programma strutturato di viaggi di approfondimento, di educational ed incontro su tutti i temi specifici dell’enogastronomia.
Oggi conta oggi più di 110 giornalisti provenienti da oltre 30 paesi. Nel 2004 fu istituito il “Premio del Gusto”, che premia le eccellenze del settore in varie categorie.
Nel 2012 il Museo dell’Ara Pacis a Roma ospitò la mostra “L’Italia vista dal Mondo. La Stampa Estera compie 100 anni”.
Un’esposizione ricca di fotografie, documenti storici, pagine dei più importanti giornali internazionali riguardanti la storia italiana, con la politica, la cronaca, il terrorismo, la mafia, ma anche la cultura e l’arte, le eccellenze italiane, lo sport, fornirà un’unica occasione per l’Italia e gli Italiani di guardarsi nello specchio del mondo. Una galleria di cento ritratti di politici, artisti, studiosi, giornalisti realizzati dai reporter stranieri ricorderà le principali personalità che hanno segnato la storia degli ultimi decenni di questo Paese. Inoltre tante immagini di vita quotidiana, piazze, paesaggi, enogastronomia, cinema ed una sezione speciale dedicata alla Chiesa.
Il 23 maggio 2011 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha accolto i rappresentanti della Stampa Estera. Rispondono al discorso introduttivo del presidente dell’associazione Tobias Piller, il Capo dello Stato ha confermato il sostegno e l’importanza della Stampa Estera:
“Certo, siamo un Paese complicato, dal punto di vista istituzionale, dal punto di vista politico. lo qualche volta cito quello che vari decenni fa senti dire da un ambasciatore accreditato qui: «In Italia capire la politica è molto difficile, però non ci si annoia mai».
Non so se voi facciate ancora la “dolce vita” (naturalmente niente in contrario: qualcuno dice che in Italia c’è una ondata di eccessivo puritanesimo, e non solo in Italia, ma in Europa…). Comunque, indipendentemente dalle vostre scelte personali e dal modo anche abbastanza sacrificato in cui dovete svolgere il vostro ruolo, bisogna mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Naturalmente posso parlare solo per una istituzione: noi siamo sempre con le porte aperte e siamo pronti anche a darvi ogni sussidio di informazione e di approfondimento che possa esservi utile.”
Il 12 marzo 2020 i soci trovarono nella loro casella postale e nel gruppo Whatsapp questo messaggio:
Si comunica ai soci che da domani VENERDI’ 13 MARZO, in considerazione dell’ulteriore inasprimento delle misure straordinarie che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha adottato per il contenimento del COVID-19, ed in considerazione delle previsioni relative al pico atteso nei prossimi giorni nel Lazio, si rende necessario e opportuno, come misura di cautela, LA CHIUSURA TEMPORANEA DELLA SEDE, fino a nuove disposizioni.
SI RICORDA INOLTRE CHE OGGI LA SEDE RIMARRA’ APERTA FINO ALLE ORE 17:00.
Certamente le attività dell’associazione non potevano fermarsi. Raccontare l’Italia in questo momento era cruciale, l’interesse delle redazioni da tutto il mondo era enorme, anche perché era sempre più evidente, che quello che stava succedendo in Italia, sarebbe successo anche altrove, di lì a poco. Così alcuni soci tra cui Gustav Hofer, Esma Cakir, Alvise Armellini, Dario Menor Torres, Maarten Van Alderen, con la Presidente dell’Associaizone, Trisha Thomas e l’aiuto dell’amministratrice della segreteria, Liliana Bonfiglio, le attività sono state trasferite nel gruppo Facebook “StampaEsteraSocialClub” e con un sistema di videoconferenze semplice, insieme alle colleghe e colleghi della sede di Milano, è nata la sala Stampa Estera Virtuale.
Il 24 marzo 2020, alle ore 11:30, si è svolta la prima conferenza in streaming, con il Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.
Cercando di dare una visione più ampia possibile abbiamo invitato medici, virologi, pazienti, economisti, politici, psicologi, intellettuali, imprenditori e innovatori.
Nei tre mesi di Lockdown abbiamo così organizzato più di 80 incontri, dando spazio anche alle tematiche dell’agroalimentare a cura del Gruppo del Gusto e gli incontri con il mondo del cinema, organizzati dal Globo d’Oro. Per sentirsi meno soli, ognisabato i soci corrispondenti hanno brindato virtualmente via web.
Il 30 settembre 2020 l’allora Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è venuto alla Stampa Estera per inaugurare la mostra “Lockdown Italia – visto dalla Stampa Estera”. La settimana successiva, l’8 ottobre 2020 i Musei Capitolini aprirono le porte alla stessa mostra fotografica, voluta dalla presidente Patricia Thomas e curata dai soci Chris Warde- Jones e Victor Sokolowicz. Il 13 ottobre 2020 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha visitato la mostra.
Con la riapertura della sede, inizialmente con numeri contingentati, le attività hanno ripreso a pieno ritmo, con alcune conferenze stampa importanti come quella del Presidente del Consiglio Mario Draghi il 31 marzo 2022 durante la quale l’ex capo della Banca Centrale Europea disse: “In un certo senso siete gli occhi e le orecchie del resto del mondo sull’Italia, quindi, il vostro ruolo è fondamentale. Questa collaborazione che il governo italiano vuole stimolare è fondamentale per lo stesso governo oltre che, ovviamente, importante per voi. Tutto ciò, naturalmente, nel rispetto della vostra indipendenza.”
Il 13 luglio 2022 la presidente della Stampa Estera, Esma Cakir ha dato il via alla prima cena dei corrispondenti – ispirato alla “White House Correspondents Dinner” di Washington. Ospite era il Primo Ministro Mario Draghi, che nella cornice di Villa Aurelia, nel suo breve discorso ha mostrato anche lui il suo lato ironico e autocritico, come richiesto dalla circostanza, raccontando una barzelletta sui banchieri in cerca di un cuore, ironizzando su se stesso.
Il Presidente del Consiglio non ha però dimenticato di menzionare i temi d’attualità: il governo, la guerra in Ucraina, la Russia, il gas, la crisi energetica, la crisi economica, il PNRR. Ed infine ha concluso il suo discorso rivolgendosi in modo ironico ai giornalisti della Stampa Estera: “Vi auguro di continuare così, tra un cappuccino al sole e un aperitivo in piazza. Il corrispondente in Italia, capisco, è un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo”.
Per festeggiare il 110mo anniversario dalla fondazione dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, il 10 ottobre 2022 è stato presentato il documentario “La Storia siamo (anche) Noi” della regista Diana Ferrero.
Un racconto corale, a più voci, dei servizi sul campo, gli scoop e le sfide di alcuni tra i più carismatici corrispondenti stranieri a Roma, dai “grandi” decani delle testate storiche ai giovani freelance che si battono ogni giorno per trovare il loro posto.
Tra gli ospiti d’onore della serata c’era anche il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
Il comunicato stampa dell’associazione pubblicato nell’occasione:
Il Presidente della Repubblica inaugura la nuova sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia
La storica organizzazione che conta 450 corrispondenti da tutto il mondo e 112 anni di vita si trasferisce al piano nobile di Palazzo Grazioli
L’Associazione della Stampa Estera in Italia cambia casa: dopo più di vent’anni a Via dell’Umiltà, la storica organizzazione che conta 450 corrispondenti da tutto il mondo, rappresentanti di 55 Paesi e 350 media, e vanta 112 anni di vita, varcherà domani, 19 marzo, la soglia della nuova sede nel centro di Roma, il piano nobile di Palazzo Grazioli, in Via del Plebiscito.
A tagliare il nastro, insieme alla Presidente Esma Çakır è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle ore 12. Alla cerimonia di inaugurazione sono presenti anche autorità istituzionali come Antonio Tajani, Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nonché i membri del Consiglio Direttivo dell’Associazione.
La nuova sede si colloca in uno degli edifici storici più importanti della Capitale, tuttora appartenente alla nobile famiglia romana dei Grazioli, con una struttura originaria risalente al Seicento, e occupa gli stessi locali che per anni sono stati residenza romana e ufficio politico dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
“Siamo orgogliosi e felici della nostra nuova sede – ha detto la Presidente Esma Çakır – che ci darà una nuova carica per raccontare al mondo l’Italia, lo splendido Paese che ci ospita con molta generosità”.
Nell’edizione speciale dell’ annuario dell’Associazione, Antonio Tajani scrive, a proposito di Palazzo Grazioli: “Per me ha un significato speciale. Per tanti anni ho frequentato la casa del Presidente Berlusconi in Via del Plebiscito e lì vi sono tanti ricordi legati alla mia storia politica e personale. Rappresenta quindi per me un posto speciale, che sono sicuro porterà fortuna e tanti successi all’Associazione. I corrispondenti stranieri che lavorano nel nostro Paese svolgono un ruolo di grande rilievo nel contribuire a costruire l’immagine dell’Italia all’estero”.
E’ stata l’architetta Serena Mignatti a firmare la progettazione e la realizzazione della nuova sede, adattandola alle esigenze dell’Associazione. Bolognese di origine, Mignatti firma residenze di lusso in tutto il mondo, e a Roma ha lavorato come direttrice artistica nello studio Fuksas.
Lo spazio, di 1.600 mq, è stato ripensato rispettando la storia del Palazzo e i vincoli della Soprintendenza. Ospita due sale per conferenze stampa, una da 80 posti, l’altra da 35, nonché un bar e una zona ristoro a disposizione dei soci e dei loro ospiti. Sono centinaia gli incontri per i media organizzati ogni anno dall’Associazione, con una stima di circa 10.000 frequentatori in presenza, senza contare quelli da remoto.
Grazie poi agli eventi organizzati dai comitati interni – il Gruppo del Gusto, il Globo D’Oro, il Premio Sportivo, e il neonato Gruppo economico-finanziario (EcoFin)– i corrispondenti raccontano attivamente e premiano il mondo enogastronomico del Belpaese, il cinema italiano contemporaneo, i migliori atleti e promuovono momenti di approfondimento socio-economico.
Le circa 70 postazioni di lavoro per i giornalisti sono distribuite tra vari uffici di metrature diverse, tutte realizzate con la collaborazione di artigiani locali. Il grande corridoio centrale della sede è pensato come “cuore pulsante” e non solo luogo di passaggio: sarà anche spazio di lettura, socialità e co-working. Inoltre uno studio fotografico, una sala con greenscreen, una sala radio e podcast consentiranno ai corrispondenti di realizzare servizi fotografici, dirette tv e interviste.
L’Associazione della Stampa Estera in Italia vanta il sostegno di alcuni importanti sponsor, che la affiancano nei momenti cruciali della sua esistenza e che continueranno ad essere presenti anche in questa nuova avventura: Eni e Iveco Group (main sponsor), Barilla, Campari Group, Ferrero, UniCredit, Fincantieri, ITA Airways e Autostrade per l’Italia (sponsor).
- 1912BOUDOURESQUE Léon
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LE BIOGRAFIE ECCELLENTI
Oltre 5.500 corrispondenti si sono avvicendati negli oltre cent’anni trascorsi dalla fondazione dell’Associazione della Stampa Estera in Italia.Molte cose sono cambiate nel mondo, in Italia, nella società. Nella storia dell’Associazione però, alcuni personaggi, passati o presenti, sono rimasti nella memoria collettiva, come un filo rosso di una storia comune. Si tratta di personaggi dall’esistenza quantomeno curiosa se non addirittura eccezionale.
Joaquín Navarro-Valls
SPAGNA
Chirurgo e laureato in psichiatria, Joaquín Navarro-Valls è stato a lungo corrispondente di giornali spagnoli in Italia prima di diventare Direttore della Stampa del Vaticano dal 1984 al 2006 e portavoce di Giovanni Paolo II, al quale era legato da grande stima e rispetto.Dopo gli studi nella Deusche Schule di Cartagena, la sua città natale in Spagna, frequenta la facoltà di medicina delle università di Granada e di Barcellona, laureandosi summa cum laude nel 1961 prima di ottenere un dottorato in Psichiatria. Contemporaneamente si laurea in Scienze della comunicazione nel 1980.Inviato in Italia per i giornali spagnoli Nuestro Tiempo, poi ABC di Madrid, fu eletto Presidente dell’Associazione Stampa Estera negli anni 1983 e 1984.Di profonda fede cattolica, membro laico della prelatura dell’Opus Dei, fu membro della delegazione del Vaticano in diverse conferenze internazionali tra il 1994 e il 1996, nonchè ospite di molti incontri di psichiatria e comunicazioni.All’elezione di Benedetto XVI, presentò le sue dimissioni da portavoce del Vaticano, rimanendo tuttavia in carica per oltre un anno.
Oltre 5.500 corrispondenti si sono avvicendati negli oltre cent’anni trascorsi dalla fondazione dell’Associazione della Stampa Estera in Italia.Molte cose sono cambiate nel mondo, in Italia, nella società. Nella storia dell’Associazione però, alcuni personaggi, passati o presenti, sono rimasti nella memoria collettiva, come un filo rosso di una storia comune. Si tratta di personaggi dall’esistenza quantomeno curiosa se non addirittura eccezionale.
Joaquín Navarro-Valls
SPAGNA
Chirurgo e laureato in psichiatria, Joaquín Navarro-Valls è stato a lungo corrispondente di giornali spagnoli in Italia prima di diventare Direttore della Stampa del Vaticano dal 1984 al 2006 e portavoce di Giovanni Paolo II, al quale era legato da grande stima e rispetto.Dopo gli studi nella Deusche Schule di Cartagena, la sua città natale in Spagna, frequenta la facoltà di medicina delle università di Granada e di Barcellona, laureandosi summa cum laude nel 1961 prima di ottenere un dottorato in Psichiatria. Contemporaneamente si laurea in Scienze della comunicazione nel 1980.Inviato in Italia per i giornali spagnoli Nuestro Tiempo, poi ABC di Madrid, fu eletto Presidente dell’Associazione Stampa Estera negli anni 1983 e 1984.Di profonda fede cattolica, membro laico della prelatura dell’Opus Dei, fu membro della delegazione del Vaticano in diverse conferenze internazionali tra il 1994 e il 1996, nonchè ospite di molti incontri di psichiatria e comunicazioni.All’elezione di Benedetto XVI, presentò le sue dimissioni da portavoce del Vaticano, rimanendo tuttavia in carica per oltre un anno.